La cedolare secca salirà dal 21 al 26% se si affitta più di una casa. La misura è stata inserirà nella nuova versione della manovra e riguarda periodi di locazione inferiori a 30 giorni. La quarta bozza è attesa lunedì 30 ottobre al Senato per avviare la sessione di bilancio. Ecco tutte le possibili novità in merito agli affitti brevi.
Come cambia l’aliquota
Attualmente l’aliquota della cedolare secca è attualmente fissala al 21%, come si legge nella bozza della manovra “è innalzata al 26 per cento in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta”. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze cerca di soddisfare anche gli alleati di Forza Italia. Infatti il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani fin dalla prima bozza del Ddl di Bilancio ha aperto una battaglia contro l’incremento della tassazione sugli affitti brevi.
La parola all’esecutivo
In merito alla tanto dibattuta manovra, il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha detto: “Lunedì invieremo la manovra al Parlamento”. La premier ha poi sottolineato che il lavoro è sostanzialmente chiuso e i saldi di bilancio sono invariati rispetto a quanto approvato in Consiglio dei ministri. In questo frangente sarebbe molto complicato ipotizzare un’eliminazione vista anche la presa di posizione delle ultime ore da parte del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari il quale ha specificato che è molto importante tutelare le famiglie e gli studenti fuorisede. Gli ultimi spesso non trovano più case in affitto, soprattutto nei centri delle grandi città e questo è diventato un grosso problema.
Diritto allo studio
Come anticipato è importante salvaguardare il diritto allo studio di coloro che si devono spostare per proseguire il percorso scolastico. A questo proposito Mariangela Matera, deputato di Fratelli d’Italia in commissione Finanze alla Digicam, ha detto: “L’aumento della cedolare secca riguarderà solo gli affitti brevi, quelli turistici. Sarebbe stato incoerente mantenere la stessa cedolare al 21%, vista la battaglia che stiamo facendo per il diritto allo studio e per incentivare i proprietari di case advert affittare per tempi più lunghi”. La misura comporta un esborso minimo da parte dei turisti che non influirebbe particolarmente a differenza di chi affitta una casa in qualità di fuorisede.